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Ho 14 anni, siamo a dicembre 1977 e io sono un ragazzo come tanti.
Questa sera, per la prima volta, festeggerò il mio primo fine anno senza i miei genitori. Ci sarà insieme a me mio fratello Andrea, più piccolo di due anni. Per lui è una bella fortuna avere un fratello maggiore che gli apre la strada alle conquiste della libertà. Ottiene tutto due anni prima di me e senza sacrificio… non è giusto!

Sono felicissimo per questa sera. Si tratta di una festa organizzata nei locali di una parrocchia in una delegazione vicina. Ci saranno tanti ragazzi e ragazze anche più grandi, ci sarà la musica, si potrà ballare, mangiare e bere e tutto senza l’attenzione di mia madre…

Ecco ci siamo, l’atmosfera è quella di una discoteca. Ci sono le luci colorate e la musica italiana di allora: Alan Sorrenti, Branduardi, Tozzi, Battisti, Rettore e tanti altri. E poi la musica straniera: i Village People, Santa Esmeralda, Donna Summer, Emerson, Amanda Lear.

Giro un po’ stranito per le sale, assaggio qualcosa, parlo con qualcuno e poi lo vedo… alto, biondo, con i riccioli lunghi e gli occhi azzurri e per la prima volta sento un brivido dentro di me e mi innamoro. È un ragazzo, è bellissimo e io vorrei potergli parlare, toccarlo, baciarlo.

Non lo conosco. È più grande di me. Quando sorride gli si formano due fossette. Ha gli occhi buoni. La voce è bella e io cerco di stare in disparte ma in modo da poterlo vedere, non gli stacco gli occhi di dosso… Provo delle sensazioni per la prima volta e realizzo che, come avevo sempre pensato, sono omosessuale.

 

Maurizio Marcenaro
©2022 Il Grande Colibrì
immagine: elaborazione da foto di Francesco Ungaro da Pexels

 

Leggi la seconda parte del racconto

 

Maschere

© Foto di Francesco Ungaro, da Pexels

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