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Anche in quest’epoca in cui i nostri diritti vacillano, esistono realtà virtuose che si battono per fare informazione correttamente sui temi a noi cari.
Ne è un esempio Educare alle differenze, un ciclo di incontri proposto da Agedo (Rimini e Cesena), che si terrà tra febbraio e marzo a San Mauro Pascoli, piccolo comune della provincia di Forlì-Cesena. A tenere questo ciclo di 5 incontri sarà Luca Shiva Gessaroli, laureando in Psicologia Clinica e operatore Mindfulness Psicosomatica, che siamo riuscitɜ a intervistare per voi.

Come è nata l’idea di questo percorso?
Negli ultimi mesi ho concluso un percorso di formazione con ARCI Ravenna, dedicato agli studi di genere e alle tematiche LGBTQ+, e ho pensato che fosse il caso di unire le mie esperienze per creare qualcosa di utile, costruttivo e nuovo per la società. Per questo ho voluto affrontare questi temi mediante la pratica della mindfulness, che attraverso varie forme di meditazione permette di focalizzare l’attenzione sul momento presente, coltivando un atteggiamento positivo, non giudicante e in totale consapevolezza.
Da un anno, inoltre, faccio parte della Consulta di San Giovanni in Marignano, un piccolo borgo della provincia di Rimini, dove con un gruppo di volontari3 del paese ci impegniamo a portar avanti incontri e serate dedicati alle tematiche LGBTQ+. Proprio qui ho scoperto Agedo ed è nata questa collaborazione.

Educare alle differenze: Genere, sessualità e mindfulness

© Foto di Freepik

Cos’è Educare alle Differenze?
Educare alle differenze è un percorso che partirà da febbraio nella Biblioteca di San Mauro Pascoli. Chiunque vorrà partecipare potrà fare esperienza di se stessə tramite tecniche di meditazione molto corporee. Il corpo è un mezzo che non possiamo escludere quando lavoriamo su noi stess3. Le tecniche di energetica Yin e Yang ci consentono di percepire l’energia ‘femminile’ e ‘maschile’ che abbiamo dentro di noi. Uno degli scopi di questo lavoro sarà proprio quello di diventare consapevoli di questi spazi corporei e sensibilizzarci ai concetti di Maschile e Femminile, che in ogni persona tendono ad amalgamarsi in forme differenti.

Educare alle differenze: Genere, sessualità e mindfulness
Il corso ci vedrà poi immersi in altri esercizi: proveremo a scambiarci di ruoli (le donne si vestiranno da uomini, gli uomini vestiranno da donne), useremo l’immaginazione per addentrarci nel mondo LGBTQ+ parlando anche di discriminazione e violenza omotransfobica, discuteremo di diritti umani e parleremo della pratica spirituale come esplorazione del proprio sé.

Ciò che dici sembra davvero molto interessante… cosa intendi per pratica spirituale?
Mi riferisco al Koan, un’antica pratica che trae le sue origini dal Buddhismo Zen. Ha lo scopo di esplorare se stess3, per diventare consapevoli di chi o cosa alberga dentro di noi. La consapevolezza (o mindfulness) è la capacità di essere a conoscenza di ciò che stiamo percependo e di quali sono le nostre reazioni agli input che ci pervadono o che provengono dal mondo che ci circonda.
La tecnica del Koan è un elemento fondamentale, in particolare per la comunità LGBTQ+. Molt3 di noi, infatti, hanno elaborato una riflessione più o meno approfondita sulla nostra identità, fino ad arrivare a comprendere chi ci sia dentro ognunə di noi, per poi – nei casi più felici – riuscire a liberarci e ad esprimerci senza pregiudizi o vergogne nella vita di tutti i giorni. Così siamo arrivati a esprimerci per come ci sentiamo di essere, al di là di costrutti sociali e imposizioni di genere.
Questo percorso possiamo ritenerlo una vera e propria esperienza spirituale, perché la persona che lo affronta si pone delle domande importanti: “Chi sono?” o “Chi c’è dentro di me?”.

Mindfulness

© Foto di peoplecreations / Freepik

Cosa diresti a chi, tra le persone LGBTQIA+, si sente diffidente verso la spiritualità e la religione?
Spesso si tende a confondere il concetto di spiritualità con quello di religione, ma la spiritualità è qualcosa di prettamente intimo e personale. Cosa succede se proviamo a recuperare questa dimensione spirituale in una forma autentica e scevra da vecchi dettami?
In questo percorso di 5 incontri cercheremo di partire proprio da questo, fermandoci un momento e chiedendoci “chi siamo” rispetto al genere e alla sessualità.

 

Redazione
©2024 Il Grande Colibrì
immagine di copertina: elaborazione da foto di Freepik

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