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Nell’articolo Perché vorrei la carne sintetica. Le parole di un “carnivoro riluttante” ho già avuto modo di criticare l’attuale Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e la Coldiretti – e posso rincarare la dose dicendo che se in America c’è la National Rifle Association, in Italia c’è la Coldiretti.

Il giudizio è motivato dalla reazione di Lollobrigida, della Coldiretti, e di altre associazioni vitivinicole alla notizia che la Repubblica d’Irlanda ha imposto di inserire sulle etichette degli alcolici dei messaggi per allarmare i bevitori – come si fa già con i tabacchi, le cui confezioni debbono allarmare i fumatori.

Health warning

Health warning © Foto di Federvini

Lollobrigida ha detto in particolare che il silenzio-assenso dell’UE alla norma irlandese

“è gravissim[o] per due ragioni: di merito, visti i tremila anni di storia del vino che dimostrano che, se utilizzato in modo moderato, è un alimento sano: non ci risulta che le popolazioni che utilizzano e producono vino sono tra quelle in cui in la vita è più breve; ma anche istituzionale, il Parlamento UE ha dato un indirizzo che va in senso ben diverso”.

Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare

Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

Io gli alcolici li bevo, e quindi non invoco il proibizionismo; ma non posso passare sotto silenzio il fatto che secondo l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) il 15% della popolazione italiana (quindi quasi nove milioni di persone) beve in modo rischioso, e sempre secondo l’ISS, ogni anno in Italia l’alcol uccide in vari modi 17.000 persone.

Consumo di alcol

Consumo di alcol © Credits: Istituto Superiore di Sanità

Nel 2016 il 5,5% di tutti i decessi dell’UE (quasi 300.000 persone) si poteva attribuire all’alcol, e l’ISS ha dovuto concludere:

“I dati dimostrano ancora una volta che l’alcol è ancora uno tra i più temibili fattori di rischio e di malattia in Italia. (…) Tutte le bevande alcoliche non sono un bene ordinario di consumo e molto si dovrà fare per costruire una nuova cultura della prevenzione (…) e ridurre sostanzialmente l’esposizione della popolazione alla più diffusa sostanza tossica, cancerogena, calorica, anti-nutriente, psicoattiva e induttiva di una dipendenza e di rischi completamente evitabili a fronte di una rinnovata cultura di prevenzione universale basata sulla corretta interpretazione del bere e di investimenti in identificazione precoce del rischio alcol”.

L’OMS, citata sempre dall’ISS, dice:

“L’alcol è una delle principali cause del peggioramento della salute, disabilità e morte prematura in Europa, che è al primo posto nel mondo in termini di consumo di alcol. L’impatto dell’alcol si registra principalmente sulle persone in età lavorativa e produttiva ed è un fattore che impedisce lo sviluppo economico rappresentando un ulteriore onere finanziario per la società con conseguenze per i sistemi sanitari e la giustizia penale che spesso superano i benefici delle entrate fiscali sui prodotti alcolici”.

Si potrebbe scherzare dicendo che il governo Meloni è estremamente evangelico, in quanto pratica Matteo 6:3: “non sappia la tua sinistra quel che fa la destra”, visto che il rappresentante della lobby agroalimentare italiana nel Consiglio dei Ministri dice cose che fanno a pugni con quelle che dice il Ministero della Salute – ma non è mica facile ridere di una cosa che ammazza 17.000 persone l’anno solo in Italia.

La lobby più pericolosa

La lobby più pericolosa © Foto di Thom Masat / Unsplash

Come ho detto, non sono un proibizionista – ma mi pare doveroso istruire chi beve su ciò a cui va incontro. Proibire la fabbricazione delle bevande alcoliche significherebbe solo che la gente andrebbe a procurarsele al mercato nero, senza garanzia alcuna di qualità – inoltre occorrerebbe prevedere eccezioni perlomeno per gli ebrei che celebrano il qiddush ed i cristiani l’eucarestia secondo le due specie, e questo renderebbe i controlli meno efficaci.
Resta comunque il giudizio negativo sull’equivalente italiano dell’NRA – pensa più ai suoi soci che alla salute pubblica.

 

Raffaele Yona Ladu
Ebreo umanista gendervague
Socio di Autistic Self-Advocacy Network
©2023 Il Grande Colibrì
immagine: elaborazione da foto di Thom Masat / Unsplash

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