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Coming out

UNA GUIDA ILLUSTRATA ALLA CULTURA QUEER
#10 – “Coming out”, cosa vuol dire?

Il coming out esterno è il processo attraverso il quale una persona dichiara ad altri il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere; il coming out interno, invece, indica il processo di accettazione del proprio orientamento sessuale e/o della propria identità di genere (Valerio, Scandurra e Amodeo, 2016).

Il coming out è un percorso di durata variabile che Coleman (1982) suddivide in 5 stadi: il pre-coming out; il momento del coming out; l’esplorazione; le prime relazioni significative; l’integrazione e l’autodefinizione della propria identità. Generalmente il coming out costituisce un momento particolarmente importante della vita di chi lo attua e delle persone alle quali ci si rivela, comportando una ristrutturazione dei rapporti e promuovendo effetti positivi. Uno studio condotto negli Stati Uniti su 499 donne lesbiche dimostra che lo svelamento dell’orientamento sessuale sia correlato con un aumento dell’autostima, una riduzione degli stati ansiosi, rapporti affettivi più positivi, maggior supporto sociale e un maggior coinvolgimento all’interno della comunità gay e lesbica (Jordan, Deluty, 1998).

Nonostante gli effetti positivi del coming out sulla salute mentale e sul benessere psicologico, è importante ricordare che questo è l’esito di un percorso individuale e pertanto differente nell’esperienza di ciascuno. Non è infatti detto che la rivelazione del proprio orientamento sessuale e/o identità di genere (coming out esterno) debba avvenire allo stesso modo in ogni contesto; per esempio, secondo Wells e Kline (1987) si tratta di un processo altamente selettivo determinato dalla valutazione costi/benefici che la rivelazione può produrre. Può succedere, infatti, che una persona decida di non rivelare la propria identità sessuale a tutti indistintamente. Tale scelta è personale e può avere a che fare con il timore di non essere accettati, di venire discriminati o di perdere il lavoro. Ciò che motiva la scelta può inoltre avere a che fare con ragioni legate all’appartenenza culturale, tradizionale, famigliare e/o religiosa delle persone coinvolte. A questo proposito nell’articolo Globalizing the Closet: Is ‘Coming Out’ A Western Concept? viene discusso da alcuni attivisti arabi se il coming out esterno sia un concetto trasversale alle diverse culture del mondo, oppure se si tratti di un concetto mutuato dai paesi occidentali, pertanto non universalmente riconosciuto, praticato o celebrato positivamente.

 

Letizia De-Coll’

Illustrazione di A Queer Culture Illustrated Guide

 

Eli Coleman PhD (1982) Developmental Stages of the Coming Out Process, Journal of Homosexuality, 7:2-3, 31-43,DOI: 10.1300/J082v07n02_06

Karen M. Jordan PhD & Robert H. Deluty PhD (1998) Coming Out for Lesbian Women, Journal of Homosexuality, 35:2, 41-63, DOI:10.1300/J082v35n02_03

Valerio P., Scandurra C., Amodeo A.L. (a cura di) (2016). Lesbiche Gay Bisessuali Transgender. Una guida dei termini politicamente corretti. Retrieved from http://www.sinapsi.unina.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php

Wells J. W., & Kline W. B. (1987). Self-disclosure of homosexual orientation. Journal of Social Psychology, 127, 191-197.

Shadeedi M. Globalizing the Closet: Is ‘Coming Out’ A Western Concept? Retrieved from https://storage.googleapis.com/qurium/mykalimag.com/en-2018-03-30-globalizing-the-closet-is-coming-out-a-western-concept.html

 

A Queer Culture Illustrated Guide

 

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