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Sintesi di una giornata tristemente fallimentare che non promette nulla di buono.
State giocando alla roulette russa con le nostre teste e con le nostre vite.
Quei diritti non ce li state concedendo. Sono nostri. Ci appartengono. Dovete solo riconoscerli mettendoci la vostra firma. Il vostro compito è di scrivere le leggi e di garantire i diritti che per troppo tempo ci avete negato.

Oggi, avete dimostrato ancora una volta che questo non è ancora un paese per gay e lesbiche. Oggi, nel 2016.
E non vi azzardate, nemmeno per un secondo, a immaginare che ci accontenteremo delle ‎unioni civili‬ senza ‪la ‎stepchild adoption‬.
Se non sono uguali diritti, non chiamateli diritti, si chiama discriminazione. Si chiama omofobia.

Massimo

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