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Nessun colloquio di lavoro per uno stand di tiro al bersaglio alla manifestazione romana Lungotevere in festa 2018. Il colloquio è stato negato a una ragazza a causa del suo aspetto, visionato dal responsabile attraverso i social network.
Il “no” al colloquio di lavoro è stato motivato con queste parole:

A noi servono donne, non maschi mancati – e poi – Ti presenti come donna, ma hai l’aspetto da maschio.

Valentina, la giovane ragazza romana al centro di questo caso, lesbica dichiarata, non si è lasciata intimorire e, grazie all’aiuto delle sue amiche, ha deciso di rendere pubblicata la sua disavventura.

La notizia è apparsa sul quotidiano romano Il Messaggero, che riporta anche la denuncia del portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo: “Riteniamo molto grave quanto è avvenuto. Non si possono discriminare le assunzioni di dipendenti in base all’orientamento sessuale, come da art. 3 a del Decreto Legislativo n. 216 del 9 luglio 2003”.

Una vicenda che dimostra ancora una volta che nel nostro Paese non si può essere sé stessi se non si è conformi a un concetto di “normalità” che non dovrebbe più esistere nel XXI secolo.

 

Andrea Sanna

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