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Pare che al Festival della Canzone Italiana di San Remo si stiano facendo alcuni timidi passi verso l’inclusività. I più evidenti sono la presenza della giornalista Rula Jebreal e la partecipazione ricorrente del cantante Tiziano Ferro, entrambi accolti favorevolmente ma con il solito fondo di dubbi, polemiche e commenti per seguire i quali vi rinviamo alle testate di gossip. Un’innovazione di cui invece non possiamo che essere soddisfatti è l’apertura del festival verso la comunità sorda.

Da quest’anno infatti è possibile la manifestazione anche tramite la lingua italiana dei segni (LIS). Sulla piattaforma digitale RaiPlay si avvicendano performer che riportano sia il parlato sia i testi dei brani in gara; impressionante sopratutto il lavoro di Daniele Pino che ha fatto della trasposizione delle canzoni in LIS una delle sue passioni.

Un momento di riflessione in solidarietà a questi poveri performer vista la durata abnorme di ogni serata.

Se pensiamo che la LIS non è ancora riconosciuta come lingua a livello nazionale, nonostante diversi comuni si siano espressi con delibere in questo senso, utilizzarla in maniera importante nel corso di una manifestazione popolare come Il Festival potrebbe essere un importante trampolino di lancio, o per lo meno così ci auguriamo.

 

Bou Kerch

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