Skip to main content

Le persone gay, lesbiche, bisessuali, asessuali, intersessuali, transgender e non binarie (e le altre molteplici sfumature) devono spesso fronteggiare numerose difficoltà; ma questo continuo focalizzarsi sugli aspetti negativi, oltre a essere dannoso, delinea un quadro incompleto di ciò che significa far parte della comunità arcobaleno: infatti, sebbene abbiano backgroud e personalità molto diverse tra loro, varie ricerche (alcune delle quali saranno menzionate più avanti) evidenziano che gli individui LGBTQIA+ presentano dei tratti caratteriali unici proprio grazie a ciò che affrontano nel corso della loro vita. Di seguito vi sono tre punti di forza che li contraddistinguono.

Intelligenza sociale

Le persone LGBTQIA+ imparano a comprendere il contesto sociale in cui si trovano, adattando comportamenti e reazioni per trovare un punto d’incontro e collaborare con gli altri.
Nella ricerca LGBT Strengths: Incorporating Positive Psychology Into Theory, Research, Training, and Practice di M.D. Vaughan e E.M. Rodriguez, l’intelligenza sociale viene definita come “una serie di abilità relative alla percezione e all’utilizzo di informazioni emotive — sia da sé che dagli altri — per prendere decisioni nelle interazioni sociali”; è particolarmente sviluppata tra le persone appartenenti alla comunità arcobaleno poiché, essendo essi con molte probabilità una minoranza all’interno del proprio gruppo sociale, si ritrovano a dover fronteggiare insidie di vario tipo che permettono loro di acquisire un insieme di abilità sociali adattive che le persone eterosessuali e cisgender hanno meno probabilità di possedere.

Coraggio

Il processo di coming out e confronto quotidiano con l’eteronormatività richiede coraggio quotidiano”, scrivono i ricercatori Vaughan a Rodriguez; evidenziando come molte persone della comunità arcobaleno siano riuscite ad attivare reazioni trasformative: le discriminazioni sociali e istituzionali diventano forza motrice per intraprendere la lotta alla rivendicazione dei propri diritti attraverso l’attivismo.
Che si faccia coming out o meno, che lo si sappia da sempre o lo si comprenda dopo anni di introspezione, si è validi e incredibilmente coraggiosi per il semplice abbracciare ciò che si è in un contesto eterocisnormativo.

Resilienza

Nonostante le difficoltà, le persone LGBTQIA+ trovano la forza di andare avanti e di migliorare, divenendo più consapevoli di sé e delle proprie capacità.
Come scrisse la psicologa Laura Brown nella sua ricerca New Visions: Toward A Lesbian/Gay Paradigm for Psychology, vi è la necessità di una consapevolezza sociale che porta alla resilienza da parte delle persone gay, lesbiche, bisessuali, asessuali, intersessuali, transgender e non binarie (e le altre molteplici sfumature) poiché esse si ritrovano a dover riscrivere la loro storia in contesti spesso sfavorevoli: questo genera una forza di carattere unica, che non è così preponderante nelle persone etero e cisgender in quanto sono parte di un gruppo maggioritario.
Infatti la psicologa descrive il processo di costruzione dell’identità LGBTQIA+ come “qualcosa che abbiamo dovuto inventare per noi stessi […] da decostruire e ricreare attivamente le nostre visioni del comportamento umano”.

Questi sono solo alcuni dei vari punti di forza che spesso si riscontrano nei gruppi minoritari e in particolare all’interno della comunità arcobaleno; ma ne esistono molti altri, tra cui quelli che seguono.

Empatia e autenticità

Come già evidenziano le ricerche summenzionate, anche l’empatia e l’autenticità sono caratteristiche distintive, che spesso sono il risultato di un lungo lavoro introspettivo e di esperienze discriminatorie che hanno portato le persone LGBTQIA+ a interrompere stereotipi, narrazioni e dinamiche negative vissute (direttamente o indirettamente) trasformando tali esperienze in un’occasione per fare attivismo e promuovere la libertà di esprimersi; anche grazie alle minori pressioni sociali subite rispetto alle persone etero e cisgender riguardo le tappe della vita relazionale e la condotta sentimentale/sessuale, in quanto scevri da stereotipi di genere che quindi ne permettono una maggiore autenticità.

Creatività

Le persone gay, lesbiche, bisessuali, asessuali, intersessuali, transgender e non binarie (comprese le molteplici sfumature dell’identità e dell’orientamento romantico e/o sessuale) sono portate a reinventare loro stesse, decostruendo e ricostruendo la propria identità e il modo in cui la si esprime: quindi non la creatività intesa come una qualità innata ma derivante da esperienze sociali e culturali di una minoranza che percependo la necessità di esternare il proprio sentire, in un contesto alle volte ostile, utilizza l’arte e la creatività; anche per creare un proprio percorso di vita di cui si hanno ben pochi modelli rappresentativi.

Tutto ciò mette in luce l’importanza di condividere una narrativa positiva della comunità arcobaleno: per le persone che ne fanno parte ed è giusto che comprendano anche la bellezza della loro unicità (spesso vista in un’ottica negativa), dando speranza e voce a chi non ne ha; ma anche per promuovere un’immagine positiva che educhi le persone al di fuori del mondo LGBTQIA+ a intraprendere dinamiche inclusive, instillando la consapevolezza che indirettamente queste azioni liberano anche loro da costrutti sociali sessisti e binari lontani dalla realtà che ci circonda.

 

 

Samuel Nava

Leave a Reply