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Da tempo volevo vedere questo film. Probabilmente avevo bisogno di trovare la giusta quiete casalinga per poter comprendere al meglio la complicata storia d’amore di queste due donne: Marina, un’ex attrice che ha lasciato le scene per intraprendere una carriera imprenditoriale nel campo della ristorazione bio, e Federica, un architetto.
Entrambe affermate in ambito lavorativo, vivono la loro relazione in modi diametralmente opposti. Marina è fiera della propria omosessualità e non si nasconde, mentre Federica ha molti dubbi e paure, perché non si era mai innamorata di una donna prima di allora e si preoccupa del giudizio degli altri in quanto divorziata e madre di Bernardo, un ragazzo ventiquattrenne che inizialmente non ha accettato la separazione dei suoi genitori e le loro scelte sentimentali.

Io e lei

Convivono in un appartamento a Roma con un gatto di nome Bengala, aiutate nella gestione della casa da un simpatico e irriverente filippino, dichiaratamente gay e fidanzato con un giovane nuotatore. Una serie di peripezie mettono a dura prova la loro relazione che viene severamente segnata dall’incontro di Federica con un amico di vecchia data, col quale inizia una una relazione clandestina alle spalle di Marina, che intanto riceve una proposta allettante da parte di un regista per girare un film.

Divergenze di opinioni e la scoperta del tradimento portano le due protagoniste a vivere un rapporto così incolore da spingerle a una pausa di riflessione. Federica prova ingenuamente ad avere una vita di coppia normale con il suo amico, scoprendo una superficialità di fondo dei suoi familiari, che non avevano mai accettato la presenza di Marina, appoggiando invece prontamente questa sua nuova relazione con un uomo. Nel frattempo Marina cerca di riprendersi e di ricostruire la sua vita, ma si sente incompleta, o peggio vuota. Per fortuna Federica rinsavisce, rendendosi finalmente conto che l’amore della sua vita era sempre stata lì davanti ai suoi occhi e che erano paure insensate e infiniti dubbi a bloccarla.

Io e lei

Nonostante sia un’inguaribile romantica, mi sarei aspettata un finale diverso, forse più realistico. Invece il film si conclude con Federica che va a casa per chiedere il perdono di Marina e ricominciare una nuova vita insieme. Dopo una titubanza iniziale, l’orgoglio personale non ferma l’imprenditrice, che corre lungo le scale per arrivare prima dell’ascensore, dove nel frattempo era entrata Federica. Un tenero bacio accompagnato da un dolce abbraccio chiude la storia. A chi apprezza la tematica legata alla realtà LGBTQIA, consiglio vivamente la visione di questo film che con disinvoltura riesce a superare gli stupidi stereotipi sull’amore omosessuale senza cadere mai nella scontatezza. Sono convinta, inoltre, che un film del genere dovrebbe essere visto soprattutto da quelle persone che sguazzano nei luoghi comuni, non riuscendo ad andare oltre le loro statiche convinzioni e risultando a tratti presuntuose e ignoranti perché sempre pronte a giudicare e criticare un mondo che non conoscono davvero.

Voto 8

Io e lei

Angela Maria Cicalese

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