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Diego Battistessa è un attivista per i diritti umani che collabora e pubblica con numerose università internazionali, istituti, centri studi e ONG su tematiche legate alla cooperazione internazionale, diritti umani e migrazioni; ha inoltre scritto per diverse testate italiane e internazionali (tra cui Il Grande Colibrì). Nei giorni scorsi, in una surreale inversione dei ruoli, è stato condannato per diffamazione dal tribunale di Sondrio.

Sei stato condannato per aver diffamato la senatrice della Lega di Salvini, Stefania Pucciarelli: che cosa è successo?

L’11 dicembre 2020 sono stato condannato in primo grado, nel tribunale di Sondrio, per diffamazione nei confronti della senatrice della Lega di Salvini, Stefania Pucciarelli. Il motivo della condanna risiede nel contenuto di una petizione da me lanciata su Change.org nel novembre 2018, per chiedere la revoca della nomina di Pucciarelli come presidente delle commissioni diritti umani del Senato. All’epoca la sua nomina per un incarico di quello spessore fece scalpore, visti i trascorsi della senatrice, producendo un coro di proteste riportato da numerose testate nazionali. Per quanto mi riguarda, come professionista della cooperazione internazionale, formatore ma soprattutto attivista e difensore dei diritti umani, ho sentito la necessità di non essere indifferente, parafrasando Gramsci, a quella situazione.

 

La Lega è nota per il suo linguaggio di odio, analizzato e denunciato anche dalle principali organizzazioni per i diritti umani. La stessa Pucciarelli è stata indagata per istigazione all’odio razziale. Però a essere condannato sei tu: come ti senti, da un punto di vista emotivo, in questa situazione assurda?

Rispetto il corso della giustizia e il lavoro della magistratura anche se non sono d’accordo con la sentenza e una volta che la stessa sarà depositata potrò su che base fare ricorso. Dal punto di vista umano mi sento in pace con me stesso, sento di aver difeso i valori per i quali i partigiani hanno combattuto contro i nazifascisti, sento di aver difeso l’articolo 1 della dichiarazione universale dei diritti umani:
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Porto addosso questa sentenza come una medaglia.

 

Il tuo appello nasce dalla nomina di Stefania Pucciarelli a presidente della Commissione diritti umani del Senato, funzione che svolge tuttora. Secondo te quale autorevolezza resta nelle istituzioni quando sono dirette da personaggi del genere?

Per rispondere a questa domanda faccio appello alla saggezza e integrità del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un’intervista ha dichiarato:
“Nelle democrazie, tutte le istituzioni, senza eccezioni, possono affermarsi e prosperare solo se sorrette dal consenso dei cittadini.”
Allora a questo punto sono io che faccio una domanda a voi. Siamo veramente d’accordo, esiste cioè consenso, sul fatto che Stefania Pucciarelli presieda la commissione diritti umani del senato?

 

Cosa si può fare per aiutarti dopo la condanna?

La condanna non implica fortunatamente pena detentiva e la giudice ha stabilito la non menzione della stessa nel casellario giudiziario. Rimane però la questione delle ingenti spese legali. È stato stabilito che io debba pagare un risarcimento di 500 euro alla senatrice Pucciarelli, oltre a farmi carico delle spese del suo e del mio avvocato. A questo si sommano le spese per un eventuale appello. Per far fronte ad un esborso di tali proporzioni ho lanciato una raccolta fondi (dove si spiega tutto nei dettagli¡) chiedendo il supporto di quanti/e solidarizzano con la mia causa e si sentono rappresentati dalla mia battaglia. Ad oggi ho ricevuto l’approvazione, l’affetto e la vicinanza di centinaia di persone che non mi hanno fatto sentire solo, incoraggiandomi e supportando la raccolta fondi.

 

 

Pier Cesare Notaro

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