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VERONA. La notizia era emersa in concomitanza ai due eventi tenutisi venerdì 7 ottobre alla Gran Guardia e nella sede Pd di Verona sul tema del matrimonio gay. E ora trova conferma in un comunicato dell’Arcigay Verona.

«Finalmente un forte segnale da una città famosa ormai in Italia per essere un laboratorio politico delle destre estreme, come ben documentato nel dossier divulgato lo scorso 25 ottobre», commenta Alex Cremonesi, presidente di Arcigay Verona. «Quale migliore risposta ad alcune, le ennesime, risibili e ideologiche affermazioni sentite in Gran Guardia: un Verona Gay Pride!», prosegue Cremonesi. «L’occasione per quella svolta culturale di cui la città ha un disperato bisogno, capace di coinvolgere tutti i cittadini ormai stufi del pesante clima d’intolleranza verso ogni diversità che da troppo tempo viene promosso da chi ha altri interessi rispetto al benessere di tutti i cittadini veronesi e della città stessa».

«Arcigay Verona supporta con convinzione il neoformato comitato Verona Pride 2015 ed il suo brillante presidente Sebastiano Ridolfi», dice Cremonesi. «Sarà un anno cruciale per la città: un anno che vuole, se la cittadinanza saprà coglierla, essere quella rinascita dal basso per riportare Verona ad essere il faro di modernità e civiltà che merita di essere. Non ci illudiamo però, ci saranno i soliti rigurgiti da parte di quei poteri che vivono sul mantenere repressa questa città, ma che hanno già perso contro la storia. Noi siamo più che pronti!».
Martedì 9 dicembre il comitato Verona Pride 2015 presenterà, nell’ambito di una conferenza stampa dedicata, il programma e gli obiettivi alla base dell’evento che avrà dimensione triveneta. L’ultimo Gay Pride del Triveneto svoltosi nel 2014 a Venezia ha visto un’affluenza di 5000 partecipanti.

fonte: L’Arena.it

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