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I migranti LGBT incontrano sul loro percorso di integrazione ostacoli specifici che si aggiungono a quelli normalmente sperimentati dagli stranieri. In particolare i servizi rivolti ai migranti sono progettati e forniti senza considerare la dimensione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Questo limita l’efficacia della relazione operatore-utente, diminuisce l’incisività di alcuni interventi (per esempio nel supporto e nell’orientamento) e può addirittura dimostrarsi controproducente (come le campagne sanitarie per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale, pensate per stranieri ma che non fanno menzione delle possibilità di contagio tra persone dello stesso sesso).

È quindi importante che le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) immigrate, rifugiate o richiedenti asilo in Italia, possano beneficiare di un’accoglienza specifica.

Qui sotto troverete la mappa e i contatti degli sportelli gestiti esclusivamente da volontari e che offrono un servizio molto efficiente e molto importante nella lotta per i diritti umani nel nostro paese.

 

Mappa degli sportelli per migranti LGBT

 

Doppiamente minoritari: i migranti LGBT

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