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Findus, azienda leader nel settore dei prodotti surgelati, presenta in questi giorni “Microonde e gustose sorprese”, spot TV che vede come protagonisti una giovane coppia gay alle prese con il “tradizionale” incontro tra genero e futura (o futuribile) suocera.

Sono rappresentati una famiglia appassionata di prime portate, che si rimpinza di un risottino gamberi e zucchine, dopo aver abbondantemente approfittato dei tagliolini alla Norma precedentemente microondati, e due giovani coinquilini e compagni di vita, evidentemente incapaci di far bollire un po’ d’acqua. Ma la reale protagonista di questa vignetta è una mamma comprensiva, aperta e dai modi affettati, che al coming out del figlio risponde con serena consapevolezza.
Di certo la Findus non intende sconvolgere lo spettatore televisivo mettendo in scena questa coppia “eterocompatibile”. L’obiettivo è, come prevedibile, far parlare del prodotto; soprattutto a seguito delle critiche alle dichiarazioni poco astute di Guido Barilla ai microfoni della trasmissione La Zanzara di Radio 24 a settembre del 2013, che hanno attirato l’attenzione sul tema.

Ciò che colpisce inoltre del filmato è il taglio fotografico. L’inquadratura non mostra i volti dei protagonisti di questo racconto e mette costantemente in primo piano il prodotto reclamizzato, secondo lo stile degli spot Findus.
Tuttavia, può uno spot che intende veicolare un messaggio “gayfriendly” nascondere l’identità degli individui? Questa scelta inusuale potrebbe sembrare poco coraggiosa. In realtà, in questo modo, la Findus strizza l’occhio alla comunità omosessuale, senza dimenticare la sua funzione prettamente promozionale.

Sarebbe illusorio pensare che una campagna pubblicitaria possa affrontare i problemi sociali che spetta alla classe politica risolvere. Accogliamo comunque positivamente l’iniziativa dell’azienda svedese.

 

iosonominoranza team

 

Findus, spot gay

3 Comments

  • Francesco ha detto:

    Non ho mai acquistato nessun prodotto Findus in passato. Ma da quando ho visto questa pubblicità ho voluto dargli fiducia 🙂
    E, adesso, mi sono letteralmente innamorato dei “Filetti di orata – A regola d’arte”.
    E brava la Findus!

  • Questo spot è sicuramente più l’effetto di un cambiamento che un motore di cambiamento, e in questo è un segnale molto positivo. Mi dicono poi che la scelta “stilistica” di non mostrare i volti caratterizza tutti gli spot della Findus, non solo questo.

    • Io sono minoranza ha detto:

      Grazie Pier per il tuo commento.
      Abbiamo aggiornato l’articolo per precisare il punto che ci hai segnalato.

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