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Estate: tempo di vacanze, di mare e di campi estivi per ragazzi, come a Nichelino (provincia di Torino), dove le parrocchie locali hanno attivato i loro campi estivi per adolescenti. Un modo per stare in compagnia e divertirsi con i propri coetanei e imparare cose nuove in allegria.
A Nichelino sono andati oltre, regalando ai 100 partecipanti dei vari campi estivi parrocchiali, un libro intitolato “Ti amo. La sessualità raccontata agli adolescenti”. Già questo titolo potrebbe far storcere il naso ai molti di voi che ritengano che non sia una lettura adatta per i propri figli adolescenti, poiché parla di sessualità. Però, nell’era di internet, del tutti connessi, dei social e dell’isolamento tecnologico, i giovani dell’era digitale riscontrano sempre più difficile relazionarsi dal vivo con i propri coetanei, in particolar modo per quanto riguarda la sfera sentimentale e sessuale. Queste nuove generazioni non riescono più a socializzare se non grazie a una connessione internet. Quindi, ben vengano questo tipo di iniziative educative finalizzate ad aiutare le nuove generazioni a capire che esiste una vita reale oltre a quella della rete.

Sicuramente il volume “Ti amo. La sessualità spiegata agli adolescenti” sarà stato scritto da un esperto del settore come uno psicologo infantile? No? Va bene, allora da un esperto sessuologo? Neppure da un sessuologo? Uno studioso in tematiche adolescenziali? Neppure quello? Allora chi sarebbe l’autore di “Ti amo. La sessualità spiegata agli adolescenti”?
L’autore è Don Paolo Gariglio (storico parroco di Nichelino) con la prefazione del Cardinale Severino Poletto (ex Arcivescovo di Torino).
Un prete ‘esperto’ di sessualità adolescenziale? Perché no? In fin dei conti i preti sono dei veri ‘esperti’ in fatto di famiglia, amore, sessualità e tematiche adolescenziali.
Non mettono su famiglia per via del celibato, ma si proclamano estremi difensori di quella ‘tradizionale’ composta da uomo, donna e prole (in base alle Sacre Scritture, anche se la descrizione del concepimento di Cristo sembra quasi un’avanguardistica inseminazione artificiale). In molti si divertono a livello sessuale sia con donne sia con uomini e per quanto riguarda il capitolo bambini e adolescenti, parlano le diverse inchieste sulla Pedofilia Vaticana. Quindi loro sarebbero dei veri ‘esperti’ in conformità a un presunto diritto ‘divino’.

È già grave che una persona priva di qualsiasi titolo accademico faccia da ‘mentore’ a degli adolescenti riguardo sessualità e sentimenti, in un’età già difficile per la maggior parte di loro, ma distribuire un libro per affermare che: “È una malattia l’omosessualità che va di certo curata” aumenta la pericolosità di quest’azione.
Una frase che sembra voler insegnare agli adolescenti l’odio e il disprezzo nei confronti dei loro coetanei omosessuali.

Quale sarebbe poi la base scientifica per affermare che l’omosessualità sia una malattia e che tutti i gay debbano per forza essere curati? Ovviamente nessuna! E Don Paolo Gariglio di certo non si è preoccupato degli effetti che possono avere sulle giovani menti le sue affermazioni.
Un libro di questo genere nelle mani di un adolescente confuso e impaurito perché si sente diverso dai coetanei e da quello che Don Gariglio e la società sembrano volere per lui, può influire pesantemente sul suo futuro.

Non abbassiamo mai la guardia!

 

Andrea Sanna

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