Skip to main content

Quando pensiamo ad una coppia di innamorati, immaginiamo un uomo e una donna… almeno in Italia. Per la maggior parte della popolazione italiana i sei milioni di omosessuali presenti nel nostro paese non esistono o non si accoppiano. Quando il popolino si scontra con questo assurdo, a dir loro, concetto di uomo-uomo/donna-donna la mente si affolla di domande e si ragiona per associazione e stereotipi.

Dunque, in una coppia eterosessuale la donna è ancora in una posizione ben diversa da quella dell’uomo (alla faccia del mezzo secolo di femminismo). La Donna stira, lava, pulisce, prepara cena-pranzo-spuntini vari e rassetta casa e cucina; tiene in ordine il giardino, veste tutta la famiglia, gestisce l’economia, alleva i figli (per le sgridate importanti interviene anche l’Uomo), soddisfa le voglie del marito, “sforna” figli e lavora. Insomma non è umana, è una supereroina.

E l’Uomo che fa? Lavora, magari in qualche famiglia aiuta anche la compagna, ma, se parliamo delle coppie vecchio stampo, nemmeno quello. Il suo unico compito è quello di lavorare (anche 10 ore al giorno, per carità) e ritiene un grande sforzo mettere i piatti nel lavello. Sto un po’ enfatizzando il concetto, lo ammetto, ma molte madri di oggi si trovano a sdoppiarsi perché non trovano appoggio e collaborazione nel proprio partner.

Ma parliamo di lavoro: l’Uomo fa i lavori più pesanti, gli vengono assegnati compiti di responsabilità e spesso ricopre cariche molto alte, non perché ha più competenze o più esperienza, semplicemente perché lui è maschio. La Donna, invece, deve stringere i denti e sgomitare per ricoprire una posizione di rilievo in un’azienda, deve essere la migliore o, peggio, comportarsi come un uomo; se è “in carriera” sarà costretta a rinunciare alla propria affettività perché verrebbe ingiustamente penalizzata, perchè possibile portatrice sana di gravidanza o degli oneri del ruolo di moglie, come detto sopra (la prima legge che parla di ingiusto licenziamento per causa di matrimonio è del 1963 – non troppi anni fa).

E le coppie omosessuali come funzionano? Una coppia gay o lesbica, in realtà, si muove come tutte le altre, magari in alcune ci sarà uno più portato a cucinare e l’altro più bravo a pulire il bagno, una più brava a stirare e l’altra appassionata del far la spesa; ognuno contribuisce all’economia domestica, in maniera più o meno paritaria. Magari uno si ritroverà nel ruolo storicamente “maschile” l’altro nel ruolo “femminile”, una sarà quella che arriva a casa e pretende di trovare la cena pronta senza alzare un dito, lascia in giro roba sporca e si lamenta perché le camicie non sono ancora stirate, l’altra sarà quella che si alza alle 6.00 prepara la colazione per tutti, porta i bimbi a scuola, corre al lavoro, rientrando a casa passa a fare due spese, prepara da mangiare, intanto avvia una lavatrice, e nemmeno si lamenta.

E il sesso? Questo problema che, chi più chi meno, ci attanaglia tutti come ben disse Guccini nel suo Talkin’ sul sesso (1973) e che non dovrebbe più essere un problema nel “moderno” 2015, ma, ahinoi, ci attanaglia ancora?

Nella coppia etero tutti sanno come vanno le cose: lui dona, lei riceve. La frequenza dei rapporti di solito è inversamente proporzionale agli anni di convivenza della coppia (a meno che non ci sia il terzo incomodo nascosto sotto al letto o dentro l’armadio).

In una coppia gay uomo-uomo, invece, le “posizioni sessuali” variano a seconda delle “attitudini” personali. Si può essere attivi, passivi o versatili, per farla breve. Ovviamente questi tre aggettivi lasciano ben poco all’immaginazione: c’è chi dona, chi riceve e chi fa entrambe le cose, chi non fa nulla e chi fa troppo, chi se la spassa sfarfarellando a destra e a manca e chi rimane fedele vita natural durante. In realtà, le sfaccettature e alternative che ogni singola coppia sia essa etero, gay o lesbica sono infinite. Nelle coppie, di solito, si sta insieme perché ci si ama e non per il ruolo che si ricopre durante l’amplesso.

Per concludere vi lascio alle parole di Catullo, che nel suo Carmina V ha ben riassunto “L’Amore di una coppia”:

“Soles occidere et redire possunt;
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda”
“Il sole può tramontare e risorgere:
una volta che è tramontata l’effimera luce,
per noi rimane un’intera notte da dormire”.

 

EscoPazzoDalMazzo

Leave a Reply