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La superstizione, l’omofobia e l’ignoranza generano mostri. Mostri che si cibano di vittime innocenti, sacrificate sugli altari dai loro seguaci.

La seguente vicenda ha dell’incredibile e sembra uscita dalle cronache di un lontano passato dominato da antiche superstizioni, invece è cronaca dei giorni nostri.
La vicenda coinvolge una ragazzina con chiari problemi psichici, un prete esorcista amante dei salotti televisivi, una coppia di genitori superstiziosi e timorati di Dio, una sorella maggiore lesbica, un ispettore di polizia e il vescovo di Aversa. Tutti sono coinvolti in una triste vicenda di superstizione, omofobia e ignoranza.

Una coppia di genitori decide di affidare la figlia minore con problemi psichici a un prete esorcista, don Michele Barone, noto frequentatore e opinionista dei salotti televisivi di Rai e Mediaset, con l’intento di guarirla e liberarla da una possessione demoniaca che ritengono causata dall’omosessualità della sorella maggiore.

È proprio quest’ultima che denuncia alle autorità il prete esorcista. E qui fa la sua comparsa l’ispettore di polizia, che cerca di convincere la ragazza a ritirare la denuncia nei confronti di don Michele Barone. Un gesto non coerente per un servitore dello Stato che dovrebbe tutelare i cittadini e non i criminali. Come se non bastasse, anche il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, avrebbe fatto pressione per far ritirare la denuncia nei confronti del suo sottoposto. E anche qui ci ritroviamo davanti a un gesto di oppressione nei confronti di semplici cittadini.

L’intera vicenda è stata documentata dalla sorella maggiore attraverso una telecamera nascosta ed è andato in onda in un servizio televisivo della trasmissione di Italia 1 ‘Le Iene’ il 14 febbraio 2018.

Il Vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo dopo il servizio delle Iene ha cercato di chiarire la propria posizione: “Desidero precisare che, per evidenti esigenze di montaggio, non è stato ripreso interamente quanto da me detto all’intervistatore. Sicuramente, infatti, posso dire di aver dichiarato che non avevo chiesto di ritirare l’esposto presentato alla polizia contro il sacerdote Michele Barone. Tentavo di avviare una forma di dialogo tra la figlia e i genitori, allo scopo di riportarli a una più realistica valutazione sulle cure da offrire alla figlia più piccola”.

Monsignor Angelo Spinillo, però, avrebbe avuto anche un confronto con don Michele Barone su come gestire l’esorcismo della ragazzina: “Devo ancora precisare di aver affermato che già da tempo si discuteva sull’argomento col sacerdote stesso, allo scopo di evitare che continuasse a usare modi e forme come quelli riportati nel servizio televisivo, e che non si facesse confusione sul senso della preghiera che, nella sua verità, non prescinde affatto dal percorso medico”.

Possibile che ai giorni nostri possano esistere ancora dei personaggi capaci di utilizzare le debolezze e le paure delle persone per divulgare delle ridicole e al tempo stesso pericolose teorie con lo scopo di distruggere delle persone innocenti? Purtroppo per noi, sì!

Questa vicenda dimostra la pericolosità dell’integralismo cattolico all’interno della nostra società. Un pericolo da non sottovalutare.

 

Andrea Sanna

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