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Frequentando molte persone sia nella sfera privata che in quella professionale, ho sempre trovato curioso il modo in cui gli individui attorno a me scegliessero il proprio partner; “io quelli più bassi di me non li guardo nemmeno, vorrei un fidanzato da 1,80 cm in su”, oppure “secondo me lui ce l’ha nella media se non piccolo, altrimenti non starebbe con una cozza come lei!”. Ci sono anche quelli che “a me colpiscono i fianchi e il collo di una ragazza”, “a me la voce e gli occhi decisi, magari come ce li hanno di solito le gnocche mediorientali…”, ed esistono infiniti esempi di come sogniamo la persona che vorremmo accanto per il resto della vita.

A questo punto mi chiedo se anch’io prima di fidanzarmi, 9 anni fa ormai, ero così condizionato dalla fisicità e dalle caratteristiche estetiche di chi mi attraeva? Ovviamente sì, e lo sono ancora! Ho sempre trovato bellissime le persone in carne e lo penso ancora purtroppo. Dico purtroppo perché credo di essere limitatissimo, come tanti altri come me, e che, se non avessi un fidanzato, sarei diventato come Willi, l’amico di Apemaia, addentrandomi in avventure improvvisate da terzi e svogliato me ne sarei uscito sconfitto in amore.
Fortunatamente esistono persone con vedute più ampie, persone che si lasciano trascinare dalla personalità, dalla sintonia di pensiero e dall’amare un’altra persona senza guardare la sua altezza, i suoi occhi o la sua formazione corporea. Queste persone che non sono attratte principalmente dalla fisicità e nemmeno dal sesso si definiscono come DEMISESSUALI.
Per capirne di più, abbiamo intervistato Marco Ammendola il co-fondatore del gruppo facebook “Demisessuali Italiani” (link). È nato e cresciuto a Lamezia, provincia di Catanzaro, impegnato da anni nell’attivismo per far conoscere asessualità e demisessualità.

 

Quando si parla di orientamenti sessuali si usano termini come omo-sessualità, bi-sessualità o a-sessualità. Però, in molti altri casi, i rapporti tra le persone che si definiscono demisessuali non si basano sull’attrazione sessuale o sulla sessualità dei partner. Perciò potremmo dire che questo atteggiamento sia più affettivo/sentimentale che sessuale? Cosa ne pensi?

La sessualità di ogni individuo può essere rappresentata all’interno di uno spettro di sfumature che oscillano dalla completa asessualità a una sessualità, per così dire, esuberante. All’interno di questo spettro sono inclusi anche gli asessuali (coloro che non provano alcuna attrazione sessuale), i demisessuali (coloro che provano attrazione sessuale in condizioni particolari) e i gray (che, per sintetizzare, presentano bassa attrazione sessuale o saltuaria). Ma non esistono solo queste ‘tipologie’ prese in esame.
Negli ultimi anni, in più, si è visto il consolidarsi della differenza tra attrazione sessuale e attrazione romantica/affettiva. Penso che in un mondo ipersessualizzato, dove il sesso è nell’immaginario collettivo una prerogativa di vita, l’asessualità e la demisessualità in generale rimettano al centro dei rapporti il sentimento.

 

Cosa si intende con demisessualità?

La demisessualità è considerata una variabile dell’attrazione sessuale/romantica, che si pone a metà strada tra sessualità e asessualità. Una persona demisessuale prova attrazione sessuale solo in presenza di un forte coinvolgimento emotivo nei confronti del/la partner.

 

I demisessuali, quindi, possono essere anche gay, lesbiche o bisessuali, ma mai asessuali?

I demisessuali possono essere etero-romantici, omo-romantici, bi-romantici, ma mai appunto a-romantici, perché ci deve essere sempre quel forte legame emotivo che regoli il rapporto. Parlo di rapporti romantici e non sessuali, proprio perché ciò che contraddistingue un demisessuale non è l’oggetto della sua attrazione (uomo, donna, gay o etero, ecc), ma l’intensità del legame che li lega.

 

Per quanto riguarda l’aspetto sessuale; tu come demisessuale quando non hai ancora incontrato un/una partner affine, come gestisci le pulsioni di natura carnale? Una persona demisessuale si masturba oppure non ci pensa minimamente al sesso?

Io personalmente non mi masturbo da anni. Molti demisessuali lo fanno regolarmente, finché non trovano la persona giusta. Altri ancora non pensano minimamente al sesso. Forse per questo ci troviamo molto bene e in sintonia con le persone asessuali.

 

Molte persone, fidanzate, sposate o single, hanno il/la migliore amico/a con cui condividono una parte importante della propria affettività senza provare attrazione di tipo sessuale. Una persona demisessuale quindi potrebbe facilmente innamorarsi delle persone che gli sono più vicine? Trovo che quest’aspetto possa risultare arduo da gestire per via delle complicazioni relazionali che si generano se si viene a scoprire di essere al centro dei desideri sessuali dell’amico o dell’amica. Tu come ti comporteresti in tal caso?

Trovo questo aspetto molto importante. La facilità di innamoramento da parte di alcune persone demisessuali può essere motivo di complicazioni o fraintendimenti. Questa è anche una delle più grandi tegole che ha riempito la mia vita. A titolo personale ho vissuto diverse volte situazioni del genere e spesso ho rovinato involontariamente certi tipi di rapporti. Ogni persona sa che non si può “sbagliare”, quando in gioco ci sono amicizie importanti e legami stretti con qualcuno. In più, solo raramente una persona demisessuale troverà un partner che gli faccia scattare anche un coinvolgimento che poi sfoci nell’attrazione sessuale. Ma non sempre questo avviene.

 

In quest’era dove la sessualità è vissuta più liberamente che mai, dove le APP di incontri sono sempre più utilizzate per cercare rapporti sessuali anonimi e dove la maggioranza delle foto dei profili puntano tutto sull’attrazione sessuale, la demisessualità ci invita a frenare e a fermarci sul sentimento, mettendo in secondo piano la sempre più frenetica libido. Perché secondo te è importante far capire alle persone cosa sia la demisessualità?

Come dicevamo anche prima, ci troviamo in un’era ipersessualizzata, dove la demisessualità può rimettere al centro dei rapporti interpersonali il sentimento e l’amore nella sua forma più platonica e pura. Far capire cosa sia la demisessualità può inizialmente scardinare questo sistema, a volte malato, che si basa sul sesso a tutti i costi e su relazioni per lo più fisiche e spesso poco durature. In secondo luogo è importante perché può far capire ai tanti demisessuali, che non si comprendono o non si ritrovano coi valori di questa società, che non sono soli e che anche il loro modo di essere è “normale” e che possono tranquillamente essere loro stessi senza sentirsi sbagliati, come spesso accade.

 

Da quando ti sei definito demisessuale, cosa è e cosa non è cambiato nel tuo modo di vivere i rapporti con le persone che ti circondano?

Il mio coming out si è distinto in due fasi. Tre anni fa sono venuto a conoscenza dell’esistenza di Aven (Asexual Visibility and Education Network), la rete asessuale per la visibilità e l’educazione, e in un primo momento mi sono dichiarato ai miei genitori e ai miei amici come asessuale. Poi, circa un anno fa, a seguito di una mia prima relazione, mi sono dichiarato demisessuale. Non è cambiato nulla nel modo di rapportarmi con le persone. Sono solo più consapevole di come sono fatto. In più, chi mi vuole bene lo sa e continua a volermene allo stesso modo.

 

 

Lyas Cicciù

 

demisessuali italiani

One Comment

  • Federica ha detto:

    Comunque l’esempio: “secondo me lui ce l’ha nella media se non piccolo, altrimenti non starebbe con una cozza come lei” non l’ho mai sentito…al massimo l’ho sentito dire quando l’uomo è un cesso e la donna è gnocca…quando si vede una cozza stare con un bel manzo di solito non si dice nulla, si dice solamente che lui è uno spreco.

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