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Ogni tanto in questo strano mondo dove la paura e l’ignoranza di quello che non si conosce generano mostri, troviamo episodi illuminati che fanno sperare in un futuro meno cupo e omofobo.

Negli Stati Uniti d’America, un professore universitario dello Stato della Florida ha voluto dare ai suoi studenti un segnale forte e concreto contro l’omofobia e l’ha fatto in modo originale e semplice, creando un questionario gay in chiave eterosessuale. Un questionario al contrario, formato dalle assurde domande che sono fatte agli omosessuali, ma questa volta in formato eterosessuale. Un modo per far comprendere l’assurdità e l’omofobia cui sono sottoposte le persone LGBT ogni giorno.

“Domande per gli eterosessuali della classe” questo il titolo del questionario lanciato dal professore universitario statunitense e queste le domande.

1. Cosa pensi che abbia causato la tua eterosessualità?
2. Quando hai deciso di essere eterosessuale?
3. È possibile che la tua eterosessualità sia soltanto una fase da cui tu possa uscire?
4. Perché insisti nello sfoggiare la tua eterosessualità? Perché non puoi essere semplicemente quello che sei e stare in silenzio?
5. Perché voi eterosessuali vi sentite costretti a sedurre gli altri?
6. Hai mai considerato di andare in terapia per provare a cambiare le tue tendenze eterosessuali?

Un questionario rivolto ai suoi studenti e condiviso su Twitter da più di 19mila utenti. L’Huffington Post Italia riporta alcuni commenti degli utenti: “Certamente questo è uno dei metodi migliori per insegnare qualcosa” e anche “Penso sia magnifico. Serve a far riflettere gli studenti sul fatto che essere gay non è una scelta”.

Purtroppo gli omofobi non si limitano a quelle domande ma vanno oltre, scomodando il loro Dio, accusando i gay di essere degli anormali, dei malati da curare con tecniche che riportano al regime Nazista, dei pedofili, dei mezzi uomini, uomini senza attributi, compratori di uteri e molto altro.
Negli Stati Uniti d’America abbiamo il professor Nicolosi che ‘cura’ i gay, trasformandoli in eterosessuali. Troviamo inoltre campi in cui vengono ‘curati’ i gay con la preghiera e tecniche di lavaggio del cervello. In Italia abbiamo Mario Adinolfi e i suoi amici che non perdono occasione per attaccare i cittadini italiani LGBT con il solo scopo di annientarli a livello di diritti e forse anche a livello fisico.
Essere gay non è una scelta. Essere omofobi è una scelta.

 

Andrea Sanna

One Comment

  • Erica Vinay ha detto:

    ieri notte sono capitata non so se sulla 9 o 8 e ho guardato ‘undressed’. Due coppie che si spogliano, si conoscono, si abbracciano e poi decidono se continuare a vedersi. Una coppia era di un ragazzo e una ragazza un po’ gelidina e poco convinta che non continuano la storia, l’altra coppia era di due ragazzi allegri, che stanno al gioco sghignazzando, che si abbracciano e baciano e poi decidono di continuare la loro storia. Non mi aspettavo una storia così allegra e normale in tv… ciao Erica

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