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Appena iniziato il 2015 voglio provare a capire in che modo mi sento ancora una minoranza. Chi me lo farà fare di pormi ste domande l’1 gennaio?!

…iniziamo! Innanzitutto sono omosessuale. Quindi per questo faccio parte a tutti gli effetti di una ristretta cerchia di individui, ma questo è uno svantaggio?

Essere gay non è una cosa “negativa”, non è una sfortuna che ci ha riservato il destino e a cui purtroppo ci dobbiamo adeguare per vivere serenamente. Essere gay è un’opportunità.
Non è essere meno di qualcun altro. Noi non siamo uomini o donne anomali, ma solo individui che hanno qualcosa in più. Questo qualcosa, che potremmo considerare una marcia in più, è l’appartenenza ad una comunità.

Essere gay ha aggiunto qualcosa alla nostra vita o lo ha tolto?
Se qualcuno inventasse un rimedio per togliermi la mia omosessualità io lo rifiuterei.
Il mio orientamento mi permette di entrare a far parte di una rete di amicizie ovunque io vada. Questo è il senso di appartenenza alla comunità. Io vengo accolto da individui sconosciuti e soccorso, in caso di bisogno, esclusivamente perché abbiamo qualcosa in comune.

L’essere gay, o LGBT, ci regala un modo di vedere il mondo completamente differente da chiunque altro. Noi facciamo parte di una minoranza, siamo spesso osteggiati e mal visti da parte degli altri. Abbiamo una prospettiva diversa. Potenzialmente potremmo essere tutti e tutte persone migliori, perché abbiamo subito, per primi, la discriminazione e il pregiudizio da parte della società che non ci conosce. Quindi ognuno di noi ha gli strumenti e l’esperienza per aiutare il prossimo e avere uno sguardo più aperto e disponibile verso tutte quelle minoranze che appartengono alla varietà di questo mondo.

A differenza dei nostri coetanei non-gay noi sappiamo chi siamo e affrontiamo un lungo percorso per capirlo, accettarci e poi affermare la nostra identità. Io sono omosessuale, so cosa voglio e, in questo momento storico, lotto per i miei diritti.

Alcune persone pensano di avere qualcosa in più rispetto a noi. Ritengono, anche inconsciamente, di essere “cittadini di prima categoria”. Ma cosa li rende tali? Solo il riconoscimento politico dei loro diritti, a discapito dei nostri.
Per il resto un omosessuale porta reddito allo Stato, crea movimento economico, crea relazioni intersociali e fonda nuclei familiari esattamente come qualsiasi altra persona. Produciamo parimenti il bene del nostro Paese.

Si parla tanto di orgoglio LGBT, o di orgoglio di essere gay nel mio caso specifico, e solo ora mi rendo conto della verità di questa espressione. Io sono orgoglioso di far parte di questa comunità e, in questo modo, di avere un punto di vista che mi permette di elevarmi al di sopra di tutte le etichette che la maggioranza impone a tutti ogni giorno. Io, discriminato, ho i mezzi, ogni giorno, per non fare agli altri quello che non vorrei fosse fatto a me. Questo mi rende una persona migliore? Io dico di sì!

Francesco

4 Comments

  • fire ha detto:

    Accolto e aiutato da quelle bestie frocie? Hai mai pensato di farti una visita da uno psicologo? Senza parole…ma in che mondo di favole vivi?

    • Anonimo ha detto:

      Una visita dallo psicologo confermerebbe ciò che l’autore ha meravigliosamente espresso nell’articolo, e cioè che l’omosessualità non è una condizione patologica e non deve essere causa di sofferenza o vergogna.
      Tu, invece, in che mondo medioevale vivi?

    • alberto ha detto:

      bestie frocie!? quanta cattiveria in poche parole.. a me in questo momento la BESTIA, con rispetto per le bestie, sembri tu. Tu che non accetti ciò che è diverso da te. Tu che ti scagli prepotente, aggressivo e maleducato contro chi a te non ha fatto proprio niente.
      Complimenti per le tue poche parole

  • SaraMartina ha detto:

    … Spettacolarmente scritto Spettacolarmente esposto.
    Dignitoso dolore solamente “accennato”, proprio per non vanificare il punto focale, di ciò che dovrebbe essere semplicemente: “l’orientamento sessuale” non dovrebbe avere distinzioni. Creare vantaggio da una INGIUSTA sofferenza? … Bhe (MioUmile parere) l’Essere diversamente Intelligenti. Ovvero: Dotati di connessioni neuronali Spettacolari. Grazie per avermi fatto leggere.
    P.S. Se a qualcuno interessa sono una etero, a cui però da incredibilmente fastidio l’ingiustizia. Il riconoscimento di una Famiglia è un Diritto. Il riconoscimento di decidere di scoprire SeStessi e Viverlo è un Diritto. La tranquillità che ciò sia senza nessunissimo problema è UN DIRITTO.
    Un Bacio, SR

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