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“Queer”, cosa vuol dire?

UNA GUIDA ILLUSTRATA ALLA CULTURA QUEER
#1 – “Queer”, cosa vuol dire?

Descrivere in poche righe cosa significa la parola “queer” può essere semplicissimo da certi punti di vista, ma complesso secondo molti altri. Noi cercheremo di spiegarlo nel nostro stile, in modo lineare e leggero.

Una persona queer è senza etichette, labels, definizioni e diciture. Non è come una banana al supermercato, non ha etichette o caratteristiche descritte da un cartellino. Chi si dichiara come appartenente al gruppo Q (nella celeberrima sigla LGBTQ) è una persona che a livello sessuale, etnico e sociologico non vuole rientrare in nessuna delle definizioni create dalla cultura egemone. Non è solo uomo o donna o le mille sfaccettature nel mezzo, non è un marito, un ragioniere o una hostess della Easyjet, è semplicemente se stesso.

Nella cultura anglosassone da cui proviene, il termine viene accostato a qualcosa di insolito, strano, fuori dalle righe, spesso con accezioni negative. C’è sempre chi storce il naso se qualcuno non segue le regole del gioco per filo e per segno, ma questo non vuol dire che le regole del suo gioco siano quelle esatte e corrette.
C’è chi ha sempre scelto di vestire le bambine di rosa e di regalare palloni di calcio ai ragazzini per il loro compleanno, chi ha fatto credere a migliaia di bambini che è sbagliato portare lo smalto alle unghie, alle ragazzine che era sbagliato porsi poco da “signorina”. Ecco, la teoria queer va contro tutti quei costrutti e convenzioni.

Sessualmente, chiunque può dichiararsi queer: un transgender FtM, un ragazzo gay o una ragazza pansessuale. Molte persone ultimamente amano indicarsi così, senza specificare a quale lettera di lgbtq appartengono.
È un termine ombrello, che indica le minoranze sessuali e di genere più disparate, molto più riassuntivo e semplificativo. Non sono sicura di essere lesbica, non so se sono veramente quello che gli altri vedono da fuori nel mio corpo o se semplicemente amo chiunque a prescindere dal sesso? Sono queer. Non ci sono vincoli, ed è fantastico così.

 

A Queer Culture Illustrated Guide

 

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One Comment

  • carlo corbellari ha detto:

    grazie di questo invio di mail…queer può anche essere un termine che fa nascere l’amore e non fa spaventare nessuno: ognuno si sente in pace senza rendere conto di niente…e l’amore non è forse questo? baci carlo