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Il responsabile di SOS Ragazzi, “una campagna – così si autodefiniscono – volta alla difesa delle nuove generazioni dall’attuale corruzione morale e alla salvaguardia della famiglia naturale: papà-mamma-figli” ha inviato anche a Maria Formisano, madre di Gabriele Turco, un ragazzo omosessuale, una lettera, con lo scopo di denunciare un’iniziativa di Amnesty International Italia contro l’omofobia e la transfobia nelle scuole.

Vi proponiamo qui la risposta di Maria:

 

Sig L****,
come è possibile che genitori così mortificanti, quali siete voi per i vostri figli, ancora oggi, in una nazione come l’Italia, si riuniscano in associazioni per impedire ai propri figli la libera crescita e la possibilità di vivere essendo se stessi, liberi dai pregiudizi, liberi dalla paura, liberi dalle mortificazioni. Tutti voi genitori che vi riunite in queste assurde associazioni, vi siete mai chiesti chi sono i vostri figli? li avete mai guardati negli occhi nel cuore dicendo che li amate e li accettate a qualsiasi costo? sapete che se lo fate, almeno il venti per cento dei vostri figli si dichiarerà gay?
Io sono la madre orgogliosa di un ragazzo gay. Ogni giorno mi contattano ragazzi terrorizzati dai loro genitori. Mi dicono: signora, come vorrei che mia madre, mio padre potesse accettarmi e capirmi come voi capite vostro figlio. E a volte mi raccontano cose dolorosisssime: madri bigotte che li giudicano indemoniati, e padri volgari che li umiliano e li offendono.
Affrontate la realtà e non nascondetevi dietro associazioni che nascono in nome dell’odio. Dove c’è accettazione, c’è solo amore. È dietro la vostra omofobia che ancora vive l’anima di Hitler, l’anima dei razzismi e della paura delle differenze. E ciò che fa paura, si deve farlo sparire.
Non ce la faccio a dirvi troppe cose, sono mortificata dal fatto che persone adulte, genitori, che dovrebbero aver fatto attraverso i figli l’esperienza dell’amore e quindi della libertà, si riuniscano per opporsi al grande cambiamento. La sessualità è una scelta personale e va rispettata, come va rispettata la scelta degli studi e della propria vita. Il compito di noi genitori è solo quello di sostenere i nostri figli nelle loro scelte, indirizzandoli verso una vita moralmente corretta, e la sessualità non riguarda la morale. La morale è educarli al rispetto degli altri, all’onestà, alla purezza di intenti, alla coscienza del lavoro, all’amore per Dio e per i più deboli. Se vi concentraste su questi valori, potreste cambiare il mondo, permettendo ai vostri figli di crescere nella libertà e nell’amore.
Quando ero ragazza, ogni tanto mi piaceva farmi una domanda e fantasticare sulla risposta. Mi chiedevo: ma se fossi libera da tutta questa morale, se potessi fare delle scelte veramente libere e non avessi paura del giudizio del mondo, come mi comporterei? La risposta era sempre che avrei vissuto in modo completamente diverso, perché quella che viveva non ero io, ma un modello, impostomi dalla società. Fatevi questa domanda, ognuno di voi. Non potete essere diversi da me, avete avuto le stesse infelicità che ho avuto io. Avete vissuto una vita non vostra. Provate. E poi guardate i vostri figli, onestamente negli occhi e nel cuore.

Con grande rispetto ed amore, Maria Formisano, mamma di un ragazzo gay.

 

fonte: gay.it